venerdì 27 gennaio 2012

INCONTRO DELLO SNOQ DI PORDENONE PER MERCOLEDI' 1 FEBBRAIO h. 20.15

INCONTRO DELLO SNOQ DI PORDENONE PER MERCOLEDI' 1 FEBBRAIO h. 20.15
presso il sindacato CGIL di Pordenone.

Ordine del giorno:


- programma indicativo, concordato con Cinema Zero, che lo Snoq intende effettuare nella rassegna " le voci dell’Inchiesta"

- banchetto  SNOQ per raccolta firme in data 4 febbraio a Pordenone a sostegno della  PETIZIONE popolare per la DOPPIA PREFERENZA DI GENERE nel sistema elettorale, del f.v.g. su iniziativa delle PP.OO regionali

- relazione dell'incontro DEI COMITATI DEL TRIVENETO A Rovigo il 14 genn. scorso.


- VITE, LAVORO, NON LAVORO DELLE DONNE – appuntamento nazionale a Bologna l’11 e 12 febbraio


Varie ed eventuali

giovedì 26 gennaio 2012

Protesta della luce contro la violenza sulle donne

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Giovedì 26 Gennaio 2012, dal Gazzettino
Il gruppo «Se Non Ora Quando?» di Pordenone aderisce alla manifestazione nazionale in difesa delle donne vittime di violenza. Si commemora così la morte di Stefania Noce, 24 anni, uccisa il 26 dicembre scorso a Catania dall'ex-fidanzato.
      «Stasera alle 18 invitiamo la cittadinanza ad accendere una luce - spiega la portavoce Sonia Sfreddo - quella di casa, una candela, un lumino sul davanzale, il display del cellulare, nello stesso momento in cui prenderà il via la fiaccolata catanese in ricordo della giovane ragazza assassinata. Rispondendo all'appello di «Se Non Ora Quando?» di Catania, in diverse città d'Italia a quell'ora si accenderanno migliaia di fiaccole per ricordare Stefania e tutte le altre donne vittime di violenza. Ogni giorno nuovi comitati, associazioni e organizzazioni politiche aderiscono a questa iniziativa, affinché la morte di una ragazza non venga relegata tra le colonne di cronaca nera di quotidiani incapaci di riconoscere come la violenza sulle donne e il sessismo rappresentino una questione sociale e politica che deve essere affrontata e discussa». Secondo la denuncia di Sfreddo, i dati evidenziano una situazione spaventosa: «In Italia una donna viene uccisa ogni tre giorni, un giorno sì e due no, e questo quasi sempre per mano di un uomo». La sezione provinciale di «Se non ora quando?» è composto da donne che operano in prima linea in associazioni e nei partiti unite per un impegno che le coinvolge trasversalmente: la parità di genere. «Consapevoli del fatto che il valore primo è rappresentato dalla dignità di qualsiasi essere umano - continua la portavoce Sfreddo - il nostro scopo consiste nel raggiungimento del bene comune e del diritto delle giovani generazioni ad avere un decoroso futuro».

mercoledì 25 gennaio 2012

Per Stefania Noce e tutte le altre donne


UNA LUCE NEL BUIO
Il gruppo “Se Non Ora Quando?  di Pordenone aderisce alla commemorazione nazionale per le donne vittime di violenza di genere del 26 gennaio 2012.
Si ricorda la morte di Stefania Noce (24 anni), uccisa a Catania dall’ex-fidanzato il 26 dicembre scorso.
Il movimento  SNOQ  invita la cittadinanza ad accendere  una luce – una luce di casa, una candela, un lumino sul davanzale, il display del cellulare… – la sera del 26 gennaio 2012, alle ore 18.00, orario d’inizio della fiaccolata catanese.
Rispondendo all’appello dello Snoq di Catania il 26 gennaio, in contemporanea in diverse città d’Italia, si accenderanno migliaia di fiaccole per ricordare Stefania Noce e tutte le donne vittime di violenza.
Ogni giorno nuovi comitati SNOQ e tante associazioni e organizzazioni politiche, stanno aderendo all’iniziativa, affinché la morte di Stefania non venga relegata tra le colonne di cronaca nera di quotidiani incapaci anche loro di riconoscere che la violenza sulle donne e il sessismo sono una questione sociale e politica e come tale deve essere affrontata e discussa.
I dati evidenziano una situazione spaventosa della violenza sulle donne: in Italia una donna viene uccisa ogni tre giorni, un giorno sì e due no, e questo quasi sempre ad opera di un uomo.

venerdì 20 gennaio 2012

Petizione al sindaco e assessore alle pari opportunità di Pordenone

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Molte donne, aderenti al movimento “Se non ora quando ?” coordinato da Anna Pagliaro e Sonia Sfreddo, hanno sottoscritto una petizione, consegnata in municipio al sindaco Claudio Pedrotti e a Flavio Moro, assessore alla pari opportunità. Anna Pagliaro e Sonia Sfreddo hanno osservato che in questi momenti segnati da profonde crisi economiche e istituzionali, sono soprattutto le donne a pagare pesanti conti sociali ed economici. Le donne del movimento hanno chiesto all’amministrazione comunale di riattivare la commissione per le pari opportunità a sostegno delle politiche paritarie. In particolare è stato chiesto al sindaco Pedrotti di coinvolgere la costituenda commissione per adottare bilancio comunale, piano regolatore e varianti urbanistiche, nonché per promuovere la presenza femminile negli organismi amministrativi di nomina comunale, valorizzare il lavoro delle donne sul territorio e stimolare le forze politiche a candidare donne nelle loro liste. «Il sindaco Pedrotti e l’assessore Moro – sostiene la coordinatrice Sonia Sfreddo - hanno ipotizzato un percorso che dovrebbe portare, entro febbraio, a riattivare la commissione per le pari opportunità, secondo il regolamento già approvato, senza escludere in seguito eventuali ritocchi che la rendano più efficace ed incisiva». S. C.
dal Messaggero Veneto del 20 genn.2012

giovedì 19 gennaio 2012

Pari opportunità, a sindaco e assessore chiesta la Commissione

L’INCONTRO
Pari opportunità, a sindaco e assessore chiesta la Commissione

Mercoledì 18 Gennaio 2012,
PORDENONE - (ab) Soddisfatte per l'esito dell'incontro con Claudio Pedrotti e Flavio Moro, sindaco e assessore comunale (Pari Opportunità). È quanto dichiarano le rappresentanti del movimento «Se non ora quando» che hanno consegnato ai due politici una petizione per chiedere la riattivazione della Commissione pari opportunità.
      Nel documento, dopo aver evidenziato come in questi momenti sono soprattutto le donne a pagare, si invitava il Comune a ricostituire la Commissione indispensabile per sostenere le politiche paritarie. Alle donne del movimento, convinte che una città che dà voce alle donne e alle loro esigenze sia una città che dà piena realizzazione ai principi della democrazia e del benessere sociale a favore di tutta la popolazione, preme che attraverso questa Commissione vengano consolidate in città politiche che promuovano l'adozione del bilancio di genere; promuovano l'adozione di un piano regolatore e delle sue varianti che accolgano proposte mirate, mosse dalle rappresentanze femminili; promuovano la presenza femminile negli organismi amministrativi di nomina comunale; valorizzino il lavoro che le associazione del territorio svolgono a tutela del ruolo sociale e politico delle donne; stimolino liste e partiti ad aumentare la candidatura di donne; tutelino l'immagine femminile. «Pedrotti e Moro - spiegano Anna Pagliaro e Sonia Sfreddo, rappresentanti del movimento - hanno ipotizzato un percorso che dovrebbe portare entro il mese di febbraio a riattivare l'iter di composizione della Commissione secondo il regolamento già approvato, senza escludere in seguito eventuali ritocchi che la rendano più efficace ed incisiva».
      Dal Gazzettino

lo SNOQ in televisione invitate dalla emittente VIEDEO REGIONE il 20 genn.h. 18.30

Anna Zoldan, la simpatica conduttrice del telegiornale di Video Regione, ha invitato per la sera di venerdì 20 gennaio, le portavoci dello SNOQ di Pordenone, a relazionare sull’incontro avuto con il Sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti e l’Assessore con delega alle Pari Opportunità Flavio Moro, in occasione della presentazione di una petizione sottoscritta da circa 80 donne aderenti al Movimento, nella quale si invita l’Amministrazione a riattivare la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pordenone.
Della pronta e convinta risposta di Sindaco e Assessore che hanno ipotizzato un percorso che dovrebbe portare entro il mese di febbraio a riattivare l’iter di composizione della Commissione secondo il regolamento già approvato..

DONNE AL LAVORO una mostra coinvolge anche il 118

PORDENONE - Il ventennale della Centrale operativa del 118 di Pordenone ha spinto Maria Grazia Gulì a realizzare un servizio fotografico, il 9 gennaio scorso, al centralino telefonico del servizio regionale e alle operatrici in servizio, con l’intento di farne una mostra fotografica dedicata a "Il lavoro delle donne", con la collaborazione del Circolo fotografico "La finestra" di Porcia, del Comitato Senonoraquando di Pordenone e di Cinemazero, in occasione del festival Le voci dell’inchiesta. La mostra ha il patrocinio del Comune di Pordenone e dell’Associazione industriali. Il circolo fotografico "La finestra" ha sede a Porcia, in via Roveredo 67, dove domenica prossima si terrà una festa in onore degli operatori del Pronto soccorso.
dal Gazzettino del 18 genn.2012

mercoledì 18 gennaio 2012

Vite, lavoro, non lavoro delle donne – Appuntamento nazionale a Bologna

 ( data da destinarsi) Se non ora quando si dà nuovamente appuntamento a Bologna per discutere di lavoro, precarietà e welfare.
Fra il 2008 e il 2009, circa 800.000 donne in Italia hanno dichiarato di essere state licenziate o messe in condizione di doversi dimettere nel corso della loro vita professionale, in seguito alla nascita di un figlio. Lavorare o diventare madre: è la difficile scelta che le donne devono affrontare sempre più di frequente. Le carenze del welfare sono spaventose. A parità di condizioni, le donne in Italia sono più precarie, meno pagate e inquadrate a livelli inferiori rispetto ai loro colleghi uomini. Il baratro inghiotte almeno un’intera generazione di giovani donne che oggi sono senza alcuna prospettiva stabile.
Abbiamo intenzione di elaborare, insieme a tutte le donne che vorranno essere presenti, delle proposte politiche precise per cambiare rotta. A un anno di distanza dalla manifestazione del 13 febbraio 2011, il comitato Unite, diverse e libere-Se non ora quando Bologna si fa promotore di un nuovo incontro sulle condizioni delle donne nel mondo del lavoro, sulle drammatiche carenze del welfare state in termini di servizi essenziali e sull’elaborazione di proposte politiche alternative.
L’incontro di Bologna vuole essere una fucina di idee e di proposte politiche concrete che possano dare un contributo alla costruzione di una nuova agenda politica che sia pensata per le donne, e non contro di esse.
Per maggiori informazioni:
blog: senonoraquandobologna.women.it
mail: snoq.bologna@gmail.com

domenica 15 gennaio 2012

Viva soddisfazione per l’esito dell’incontro avuto con l’Amministrazione a riattivare la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pordenone

Le donne del Movimento SE NON ORA QUANDO, riunitesi mercoledì 11 gennaio nella sede messa a loro disposizione della CGIL di Pordenone, esprimono viva soddisfazione per l’esito dell’incontro avuto con il Sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti e l’Assessore con delega alle Pari Opportunità Flavio Moro, in occasione della presentazione di una petizione sottoscritta da circa 80 donne aderenti al Movimento.
Nel Documento presentato al primo cittadino, dopo aver osservato che in questi momenti segnati da profonde crisi economiche e istituzionali sono soprattutto le donne a pagare pesanti conti sociali, economici e di immagine, si invita l’Amministrazione a riattivare la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pordenone che potrebbe utilmente sostenere politiche paritarie.
Alle donne del Movimento Se Non Ora Quando, convinte che una città che dà voce alle donne e alle loro esigenze sia una città che dà piena realizzazione ai principi della democrazia e del benessere sociale a favore di tutta la popolazione, preme soprattutto che attraverso la Commissione per le Pari Opportunità vengano consolidate in città politiche che
-promuovano l’adozione del bilancio di genere,
-promuovano l’adozione di un piano regolatore e delle sue varianti che accolgano proposte mirate, mosse dalle rappresentanze femminili,
-promuovano la presenza femminile negli organismi amministrativi di nomina comunale,

-valorizzino il lavoro che le associazione del territorio svolgono a tutela del ruolo sociale e politico delle donne,

-stimolino liste e partiti ad aumentare la candidatura di donne,

-tutelino l’immagine femminile in tutte le forme di comunicazione di cui il Comune sia -direttamente o indirettamente responsabile.

Pronta e convinta la risposta di Sindaco e Assessore che hanno ipotizzato un percorso che dovrebbe portare entro il mese di febbraio a riattivare l’iter di composizione della Commissione secondo il regolamento già approvato, senza escludere in seguito eventuali ritocchi che la rendano più efficace ed incisiva.

La portavoce del Movimento SE NON ORA QUANDO di Pordenone  
   

la storia e il pensiero delle donne, corso e incontri a Belluno

sabato 14 gennaio 2012

Incontro dei comitati SNOQ del triveneto a Rovigo il 14 gennaio 2012

 comitato Se Non Ora Quando di Rovigo

VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA RETE TRIVENETO SNOQ
DEL GIORNO 14 GENNAIO 2012 A ROVIGO

Il giorno 14 gennaio 2012, alle ore 15, presso la sala Auser di Rovigo, si è riunito il gruppo della rete Triveneto dei comitati Se Non Ora Quando per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:
o.d.g.
1)    Legge elettorale della Regione del Veneto
2)    Seminario “Città delle donne” (titolo provvisorio)
3)    Coordinamento degli eventi in occasione dell’ 8 marzo
4)    Dinamiche della comunicazione interna della rete
5)    Varie ed eventuali

Alla riunione erano presenti:
per Cittadella: Maddalena, Margherita, Maribel
per Padova: Milvia
per Pordenone: Sonia
per San Donà: Adelaide, Annamaria
per Venezia: Palma, Paola, Simonetta
per Vittorio Veneto: Gigliola
per Rovigo: Franca, Francesca B, Francesca M., Giovanna, Ida, Loredana, Mariachiara, Mariangela, Raffaella

PUNTO 1) LEGGE ELETTORALE REGIONALE
Prende la parola Palma (Venezia) dicendo che alle 13 del giorno di approvazione della legge alcune rappresentanti dei comitati Snoq hanno avuto un incontro con il Presidente del Consiglio regionale e alcuni capigruppo (Puppato, PDL, Lega). PDL e Lega non volevano la doppia preferenza, sarebbe passata in votazione solo la proposta della quota 50 % uomini- 50 % donne e l’inserimento in lista di un candidato donna e uno uomo in alternanza. L’aspetto negativo, secondo Palma, è che in commissione era stato stabilito che dopo due mandati il consigliere non avrebbe potuto essere rieletto, ma in Consiglio questo non è passato, facendo perdere un’occasione per un ricambio di persone. Attualmente l’unica speranza è che in Parlamento passi una proposta presentata in modo trasversale dalle donne di tutti i partiti.
Loredana (Rovigo) chiede se facendo un’attività maggiore di sensibilizzazione la base avrebbe potuto fare pressione sul Consiglio.
Milva (Padova) risponde che non è cosa così scontata; la Lega è l’unica possibilista. Chi rifiuta la modifica della legge elettorale a favore delle donne sostiene che il pericolo della seconda preferenza è la creazione di “squadre” per farsi eleggere. In generale manca la sensibilità sull’argomento.
Lo SNOQ dovrebbe fare una campagna per dire alle donne di non votare i partiti che non agevolano la presenza femminile nelle liste, oppure una campagna in positivo del tipo “qualsiasi partito voterai, scegli una donna come candidato”.
Il Friuli sta facendo una petizione per ottenere la doppia preferenza, partita proprio dalla Commissione Pari Opportunità.
Simonetta (Venezia) dice che con una maggiore sensibilizzazione il risultato non sarebbe cambiato, ma il movimento SNOQ avrebbe di certo fatto una figura migliore, perché si è mosso tardi e a Venezia c’erano poche presenze.
Per quanto riguarda il la legge elettorale a livello nazionale, il 3 e 4 marzo a Milano partirà un’iniziativa popolare. Il gruppo di Venezia vuole proporre un’attività di formazione regionale per discutere  quale legge elettorale possa essere più favorevole alle donne.

Con quest’ultimo intervento si collega il punto 2 all’odg.

PUNTO 2) SEMINARIO “CITTA’ DELLE DONNE”
Giovanna (Rovigo) ricorda che nella riunione della rete a Mestre si era parlato della possibilità di organizzare un seminario sui temi femminili, per cui il problema elettorale si può inserire all’interno di questi incontri più generali; sostiene inoltre che non si dovrebbe lavorare solo sull’urgenza ma all’interno di una programmazione a lungo termine.
Loredana (Rovigo) aggiunge che sarebbero opportuni incontri di formazione che permettano poi una ricaduta sul territorio di riferimento.
Paola (Venezia) dice che a Venezia sono stati creati gruppi di lavoro su temi specifici; nel gruppo “La città che vogliamo” si stanno preparando dei progetti concreti di rilancio di spazi della città.
Francesca (Rovigo) riallacciandosi a questo afferma che sarebbe utile recuperare degli spazi all’interno di ogni città per creare servizi per le donne e per realizzarvi eventi e incontri di formazione.
I progetti di recupero e valorizzazione degli spazi della città comporterebbero svariati vantaggi quali una dinamica concreta di coinvolgimento di persone e imprese (a prevalenza femminile) che si occupano della riqualificazione, contattai con donne che utilizzerebbero lo spazio e conseguentemente una sinergia migliore con il resto della cittadinanza.
Sonia (Pordenone) riferisce che in aprile ci sarà una rassegna di documentari “Voci delle inchieste”; al suo interno, il 14, il gruppo Snoq locale presenterà il libro di Chiara Saraceno “Conciliare famiglia e lavoro”: un esempio di come i gruppi Snoq possano interagire con realtà già esistenti per creare eventi più partecipati.
Maddalena (Cittadella) suggerisce di usare l’articolazione dei gruppi per temi che si è data Venezia e far partecipare ad essi un rappresentante di ogni comitato per creare un lavoro sinergico su scala regionale, che poi possa confluire nel seminario “Città delle donne”.
Anna Maria (San Donà) ricorda che il PD ha organizzato una scuola di partito che è servita molto e ribadisce l’importanza di lavorare nel locale. Oggi Snoq e Pd di San Donà collaborano per diverse iniziative.
Francesca (Rovigo) illustra alla rete le numerose idee che Snoq Rovigo ha elaborato per il contenitore “Città delle donne”: ambiente e architettura, spazi e tempi per le donne; servizi per le donne (asili, centri-donna, consultori etc.), imprenditorialità femminile e ruolo della produttività femminile in tempo di crisi; immagine della donna nella città e nella comunicazione in genere (es: pubblicità); donne e cultura, donne e potere; banca del tempo.
Palma (Venezia) dice che è molto meglio concentrarsi su un unico tema, elaborarlo a livello locale e poi riunire le idee a livello di rete. Sarebbe opportuno partire con un questionario rivolto a tutte le donne del proprio territorio di riferimento per verificare le loro esigenze, le competenze di ciascuna e raccogliere le  proposte, in modo da fare un censimento del patrimonio architettonico da riqualificare e una programmazione degli interventi.
 Per la prossima riunione di rete sarà compito di ogni gruppo elaborare una bozza del questionario da somministrare e delle proposte per la modalità con cui lanciarlo sul territorio.
Il prossimo incontro si svolgerà dopo l’8 marzo a San Donà, che ha dato disponibilità, e il questionario sarà un punto all’odg.

3) EVENTI PER L’8 MARZO
I comitati concordano tutti sulla scelta di un unico tema da articolare nelle singole iniziative a livello locale; sentite le varie proposte i gruppi concordano sul seguente tema: “LA FORZA DELLE DONNE”, che sarà anche il titolo della giornata.
L’idea è quella di fare un evento allegro e positivo che mostri e promuova modelli di donne che ce l’hanno fatta e ce la fanno ogni giorno. Oltre al titolo comune si propone di realizzare un’immagine comune per le locandine attraverso cui verranno promosse le iniziative. Ognuno manderà la propria proposta via mail alla rete e anche sul blog di Venezia e la migliore verrà votata entro il 1 febbraio.

Esauriti tutti i punti all’odg la riunione si chiude alle ore 18.