lunedì 19 novembre 2012

COMUNICATO DEL MOVIMENTO SE NON ORA QUANDO DI PORDENONE SUL “FASHION DAY"



A parte l’amara constatazione che quanto di stupido accade nelle metropoli prima o poi accade nella piccola provincia spesso poco originale e in ritardo, non ci si può astenere da qualche ironico commento su quanto accaduto a Pordenone sabato, quando il centro è stato animato dalle sfilate davanti ai negozi di alcune giovani studentesse liceali e universitarie poi finite in posa nelle vetrine.
L’obiettivo sperato era di animare la città per far decollare il commercio in un momento delicato, il risultato certo è stato l’ennesimo attacco all’intelligenza collettiva tramite l’immagine femminile.

Non è questione di moralismo o buon gusto, infatti, ma di intelligenza.

E’ possibile che si pensi ancora una volta di poter risolvere la crisi economica usando il corpo delle donne come richiamo d’attenzione e desiderio, come giocattolo per la sessualità immaginata o agita, o come attaccapanni?
Almeno nel passato la strumentalizzazione delle grazie femminili era relegata alla sfera del privato o dell’illegalità. Oggi invece pubblicamente si chiamano con orgoglio studentesse non a studiare i fattori significativi della crisi attuale, non a progettare un futuro migliore per sé e per la società tutta, non a specializzarsi in percorsi scientifici, tecnologici o economici che consentano di innovare le strategie della produzione e della vendita dei beni e dei servizi (anche della moda): devono, invece, continuare il gioco delle belle statuine, dei quadri viventi, della merce proibita.

E oltre a questo l’inganno dell’adulazione della loro bellezza (purché, immaginiamo, adeguata agli standard della produzione in serie) con il fine vero di farle diventare, non già buone professioniste della moda, ma acquirenti dei prodotti che oggi si fatica a vendere, compreso qualche intervento plastico per poter comparire in qualche altra vetrina una prossima volta.

 Si depotenzia il servizio scolastico, non si riconosce più il valore di titoli e ricerche, ma si riempiono le vetrine di corpi vivi con l’intelligenza altrove: così costruiamo i nuovi curricula per rendere concorrenziali le nostre giovani nella guerra mondiale per il lavoro.

Auguri ragazze! 

  
Prima edizione di “Fashion Day”, nata dai commercianti associati nella città di Pordenone,

sabato 17 novembre 2012


In occasione della Giornata Internazionale Contro la Violanza sulle Donne  Voce Donna promuove  il per il giorno 24 novembre,alle 20,30, presso la Casa del Popolo di Torre l'evento "Un palcoscenico per le donne".
Sono previste anche testimonianze di donne che hanno intrapreso e concluso il  loro percorso di uscita dalla violenza

giovedì 15 novembre 2012

Venerdì 23 novembre 2012 in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne vi aspettiamo alle ore 18.00 in Sala Ajace a Udine con “La voce del lupo: la violenza alle donne raccontata dagli uomini”.

La voce del lupo

Venerdì 23 novembre 2012 in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne vi aspettiamo alle ore 18.00 in Sala Ajace a Udine con “La voce del lupo: la violenza alle donne raccontata dagli uomini”.
Un convegno-dibattito che presenterà il punto di vista di quattro uomini impegnati nella comprensione dei fattori che scatenano la violenza maschile sulle Donne e nella lotta contro la cultura che la favorisce.
Relatori:
- dr. Calogero Anzallo, psichiatra, Pordenone;
- dr. Filippo Nicolini, psicoterapeuta e sessuologo, Trieste;
- dr. Rodolfo Sbrojavacca, dirigente medico, Udine;
- dr. Michele Poli, counselor, Associazione Maschile-Plurale, Ferrara.
Coordina Andreina Baruffini, Senonoraquando? Udine

mercoledì 14 novembre 2012

13/11/2012 - Sì definitivo alle norme sul riequilibrio delle rappresentanze di genere negli enti locali e nei consigli regionali


Una bella notizia: la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali: alle prossime elezioni amministrative chi voterà per entrambi i generi avrà a disposizione due preferenze per la scelta dei consiglieri. Anche le Regioni dovranno nella loro legislazione elettorale promuovere la parità tra uomini e donne nell'accesso alle cariche elettive.
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