mercoledì 29 gennaio 2014

L.elettorale: 50 associazioni donne,parità nelle candidature Appello a tutti i partiti, non rimangiatevi gli impegni assunti



Comunicato Accordo di azione comune
Le notizie che giungono dal Parlamento sono allarmanti. Dalle trattative in corso tra forze politiche, in vista di modifiche al testo di riforma della legge elettorale,
pare a rischio la richiesta, largamente condivisa , di rendere effettiva l’alternanza di genere nelle liste elettorali.
Rivolgiamo un pressante appello a tutti i partiti perché non facciano prevalere interessi particolari e non si rimangino gli impegni assunti. In particolare chiediamo alle deputate e senatrici  -che pubblicamente si sono impegnate con il largo mondo delle associazioni e dell’opinione pubblica femminili a modificare il testo ed hanno presentato e non ritirato emendamenti condivisi- di rafforzare la loro azione comune.  Da parte nostra sosterremo con tutte le nostre forze la battaglia parlamentare il cui esito sarà tanto più positivo quanto più sarà condiviso dentro e fuori il Parlamento. Si tratta di far compiere  un salto di qualità,  un avanzamento alla nostra democrazia, non di mercanteggiare quote.


(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Un "pressante" appello a tutti i partiti perché sulla riforma delle legge elettorale "non facciano prevalere interessi particolari e non si rimangino gli impegni assunti" sul nodo delle candidature paritarie donna-uomo viene rivolto da 50 associazioni, reti e movimenti femminili, firmatarie dell'Accordo Comune per La Democrazia Paritaria.
In una nota le associazioni definiscono "allarmanti" le notizie provenienti dal Parlamento, considerato che "dalle trattative in corso tra forze politiche, in vista di modifiche al testo di riforma della legge elettorale, pare a rischio la richiesta, largamente condivisa, di rendere effettiva l'alternanza di genere nelle liste elettorali".
Alle deputate e senatrici "che pubblicamente si sono impegnate a modificare il testo ed hanno presentato e non ritirato emendamenti condivisi" le associazioni firmatarie dell'appello chiedono di "rafforzare la loro azione comune". "Da parte nostra - assicurano- sosterremo con tutte le nostre forze la battaglia parlamentare il cui esito sarà tanto più positivo quanto più sarà condiviso dentro e fuori il Parlamento. Si tratta di far compiere un salto di qualità, un avanzamento alla nostra democrazia, non di mercanteggiare quote".
Intanto ha raccolto già quasi 900 firme una petizione lanciata sul web per una "vera democrazia paritaria". (ANSA).
FH/
 


martedì 28 gennaio 2014

Petizione per la democrazia paritaria

Carissime per quanto riguarda la proposta per una nuova legge elettorale, noi non siamo disposte a tollerare che si prendano in giro le donne o che la democrazia paritaria sia meno importante di altri temi. Ci sentiamo tutte impegnate a far girare e a raccogliere firme per la petizione.
  

Un saluto da Se Non ora Quando? Pordenone 

giovedì 23 gennaio 2014

Legge elettorale: Italicum non va bene



La proposta di legge elettorale appena depositata, il cosiddetto Italicum, viene meno all’ impegno che  gran parte dei partiti avevano assunto  di dare maggiore rappresentatività al Parlamento, e quindi di assicurare una presenza paritaria di uomini e donne.  Si è lasciato intendere all’opinione pubblica che veniva rispettato il principio della parità,ma in realtà non è così: c’è un trucco. Poiché non è prevista l’alternanza dei due generi, il 50 e 50  a livello circoscrizionale risulta puramente formale,  e le donne elette saranno ben poche. Chiediamo a tutte le forze presenti in parlamento, alle parlamentari di tutti gli schieramenti di tenere fede agli impegni assunti  assicurando nella legge che sarà approvata l’alternanza di genere nelle liste ed anche tra i capilista. 
Se Non Ora quando?


 
 






 Documento bipartisan deputate: in Italicum 50% capolista donne
"Bisogna cambiare norme testo su parità di genere"

Roma, 23 gen. (TMNews) - "Le norme contenute nel testo di
proposta di riforma della legge elettorale che riguardano la
parità di genere vanno cambiate. L'affermazione del principio
della parità tra uomini e donne nelle candidature è sicuramente
un fatto nuovo e importante, anche perché è prevista
l'inammissibilità della lista in caso di violazione della norma.
Ma enunciare il principio è condizione necessaria ma non
sufficiente se vogliamo compiere un salto di qualità nelle regole
per applicare davvero l'articolo 51 della nostra Costituzione.
Bisogna quindi affrontare senza riserve il tema dell`alternanza
di genere tra singole candidature e prevedere che i capilista
siano al 50 per cento donne". Lo hanno dichiarato in una nota
congiunta le deputate Roberta Agostini (Pd), Dorina Bianchi
(Ncd), Elena Centemero (Fi), Titti Di Salvo (Sel), Pia Locateli
(Psi), Gea Schirò (Pi), Irene Tinagli (Sc).

"Lavoreremo nel corso del dibattito parlamentare - è scritto
ancora nel documento- per modificare il testo attraverso la
presentazione di emendamenti. Non si tratta di una questione di
quote ma di un salto di qualità, di un avanzamento della nostra
democrazia".

martedì 21 gennaio 2014

Non possiamo più attendere!



Siamo preoccupate per le modalità e i toni con cui si sta affrontando  il tema della riforma della legge elettorale, e ci pare che la discussione sia più incentrata sui vantaggi che le singole forze politiche trarrebbero nell’immediato dall’adozione di questo o quel sistema elettorale, più  che dal  reale interesse per il bene comune del Paese e dalla determinazione di scrivere regole che restituiscano  ai cittadini e alle cittadine un vero potere di scelta.
Un segnale chiaro  dell’insufficiente  ascolto è la scarsa attenzione al tema della democrazia paritaria,  da parte di quasi tutte le forze politiche
L’ “Accordo di azione comune per la democrazia paritaria”, sottoscritto da oltre 50 Associazioni , e che da anni  chiede di introdurre nelle disposizioni elettorali, norme di garanzia che favoriscano la elezione delle donne, indipendentemente dal sistema elettorale di riferimento sottolinea che:
Se nel nuovo Parlamento ci sono più donne tra gli eletti, ciò non è avvenuto grazie alla legge, ma malgrado la legge, per le scelte di alcune formazioni politiche di scegliere le candidature attraverso elezioni primarie, con l’uso della doppia preferenza, o designazioni on line. La presenza di un maggior numero di elette ha influito sull’agenda del Parlamento e ha accresciuto l’attenzione sui problemi drammatici di cui oggi sono vittime le donne nel nostro paese: la disoccupazione, la precarietà, la disparità salariale, i licenziamenti per matrimonio o maternità, la mancanza di servizi per la famiglia, la violenza, il femminicidio, la distorsione dell’immagine femminile. Anche per questo riteniamo indispensabile assicurare la presenza paritaria delle donne in Parlamento.” 
Siamo determinate a pretendere che nella legge siano indicate  precise azioni per  assicurare, quale che sia il sistema elettorale prescelto, norme che garantiscano una presenza paritaria delle donne .
Chiediamo a tutte le forze politiche un’ assunzione di responsabilità per rendere finalmente compiuto il nostro sistema rappresentativo.
Si tratta di una “emergenza”  democratica : va trattata come tale.
In caso contrario sarà  una sconfitta che pagherà  tutto il Paese, non solo le donne!
                        SE NON ORA QUANDO?

lunedì 20 gennaio 2014

RIUNIONE DEI COMITATI DEL TRIVENETO A VERONA nella giornata di sabato 25 Gennaio 2014

questo è l'oggetto:

"Proponiamo il tema DONNE, FIGLI E LAVORO ovvero la mancanza di libertà delle giovani donne e giovani coppie. 
 Perché ogni donna possa provare a scegliere come vuole essere donna,
 Parliamo di figli perché i figli hanno anche un padre, la conciliazione/condivisione non riguarda solo le donne (è necessario ragionare sugli stereotipi legati alla maternità e paternità attuali).
 Intendiamo coinvolgere le giovani donne che oggi più di sempre trovano nel lavoro un muro nella loro possibilità di autodeterminazione anche per le discriminazioni e difficoltà in più, oltre la crisi, che ancora le toccano.
In questo tema rientra quello dei tempi di vita, della sanità e dei servizi (non ultima la completa applicazione della Legge 194)."
Programma: 

11.00 - 13.30: Sessione contenuti:condivisione e riepilogo documenti dei diversi comitati presenti. 
(qualora li abbiate già predisposti vi chiediamo di inviarceli per poterli condividere tra tutte le partecipanti prima dell'incontro)

Discussione su tutti i contenuti emersi, uno per uno cercheremo di approfondirli e capire i punti di contatto, le convergenze, le diverse vedute.

13.30 - 14.20: pranzo semplice concordato con il bar dentro lo stesso palazzo, se mi dite in quante venite concordiamo un buon prezzo.

14.30: ancora contenuti cercando di trovare una sintesi chiara e condivisa.

15.30: spiegazione di come utilizzare al meglio la piattaforma. 

16.10: sessione creatività: brain storming su come potrebbe essere impostata una nuova campagna sul tema "maternità, figli e lavoro" ; solo alcuni esempi, chi coinvolgere, target, con quali linguaggi, come contattarli, in quali luoghi, ecc

18.30: riepilogo  


LA RETE DELLE DONNE DI SENONORAQUANDO VERONA
******************
il nostro blog
www.senonoraquandodonneverona.blogspot.com
siamo anche su facebook